Quando consultare uno psicologo
“Ci sono tanti preconcetti che ci tengono lontani dalla psicoterapia. C’è l’idea che devi essere un po’ matto o avere qualche enorme o strano problema per rivolgerti a uno psicoterapeuta. Può risultare difficile comprendere che la terapia non è infatti solo per quelle poche e problematiche persone ma è per tutti. Perché, in realtà è del tutto normale essere piuttosto confusi, un po’ ansiosi, e qualche volta messi a dura prova dalle relazioni sentimentali, dalla famiglia, o dalla strada che ha preso la tua carriera. Quindi in realtà, l’unica condizione per andare in terapia consiste nell’essere una persona umana. Non è segno di disturbo, piuttosto è il primo segno di salute mentale e di un vero e proprio impegno di crescita del benessere psicologico.“
Un incontro con lo psicologo può essere utile ogni qualvolta si abbia bisogno di sostegno e conforto per affrontare la quotidianità. Fa parte dell’esistenza infatti attraversare periodi di difficoltà che ci possono portare ad aver bisogno di incontrare un professionista, impegnandosi in un percorso di crescita personale. Qui alcune tra le più frequenti problematiche che tratto:
• ansia
• depressione
• attacchi di panico
• difficoltà a gestire le emozioni o lo stress
• importanti cambiamenti che si trasformano in fonti di stress
• esperienze traumatiche
• lutti e separazioni
• supporto alla maternità e post-partum
• difficoltà nella funzione genitoriale
• disturbi nella sfera della sessualità
• disagio e/o devianza giovanile
• problemi familiari e di coppia
• problematiche legate all’invecchiamento
• percorsi LGBTQ+
• dipendenza da sostanze, gioco d’azzardo patologico e nuove dipendenze
• disturbi della personalità
• disturbi dell’alimentazione
• disturbi del sonno
• necessità di sostegno a causa di problemi di salute propri o di familiari (tumori, sindrome di Parkinson, sindrome di Alzheimer e altre condizioni mediche)
