Lettera da Nicosia, l’ultima capitale divisa
Mi sono innamorato dell’ultima capitale divisa in due al mondo, Nicosia. Da una parte l’Europa, dall’altra l’Asia. Muri, barili, filo spinato, roba accatastata dividono con un senso di provvisorietà che dura da 50 anni la città e Cipro tutta. Si attraversa il checkpoint, con controllo del passaporto, sfilando davanti a soldati delle due fazioni e caschi blu lungo le zone cuscinetto, interi brandelli di città fantasma. Chi ama i luoghi tristi e decrepiti in cui eppure la vita continua con un’energia pazzesca, venga a Nicosia e lascerà il cuore nei quartieri popolari, in cui l’atmosfera è uno strano incrocio tra Sarajevo, Tblisi e l’Havana. Questa è la parte turca, una strada del quartiere nord est che corre lungo il muro e in cui nessuna guida ti dice di andare. Sono i luoghi in cui sempre mi perdo e che finisco per amare.
